L’INSEDIAMENTO VESCOVILE DI DON GIOVANNI D’ERCOLE AD ASCOLI PICENO

di Rosita Sartori (pubblicato su Area3 GENNAIO 2015)

Carissimi lettori,
oggi desidero raccontarvi di una giornata indimenticabile che ho vissuto e condiviso con un amico speciale Don Giovanni D’Ercole. Per chi non lo conoscesse Don Giovanni è un religioso nato a Morino (AQ) il 5 ottobre del 1947 e ordinato sacerdote il 5 ottobre del 1974 a Roma.
Dopo aver compiuto gli studi di filosofia e di teologia presso l’Università Pontificia Lateranense e aver conseguito la licenza e il dottorato in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana della Pontificia Università Lateranense in Roma, si è diplomato come tecnico della Comunicazione Sociale presso la Facoltà di Scienze Statistiche dell’Università la Sapienza di Roma. Dal 1974 al 1976 è Cappellano nel carcere minorile di Casal del Marmo e insieme incaricato, sempre a Roma, della parrocchia “N.S. di Fatima”.
Dal 1976 al 1984 è invece occupato in missione in Costa D’Avorio, dal 1984 al 1985, tornato in Italia, è Parroco nella parrocchia romana di Ognissanti e dall’86 all’87 è Direttore Provinciale della Provincia Santi Pietro e Paolo dell’Opera Don Orione. Proprio nel 1987 viene nominato Vice – Direttore della Sala Stampa della Santa Sede e dal 1990 presta la sua attività presso la Segreteria di Stato, divenendo nel 1998 Capo Ufficio nella Sezione Affari Generali. Don Giovanni è forse più conosciuto come giornalista pubblicista e dal 2002 come autore e conduttore del programma televisivo di Rai Due “SULLA VIA DI DAMASCO”.
Il 12 aprile di quest’anno è stato nominato Vescovo di Ascoli Piceno e la sua entrata in diocesi effettiva, a cui ho partecipato, è avvenuta invece il 10 maggio 2014. Quel giorno ad attenderlo dentro e fuori dalla Cattedrale eravamo circa 5000 persone. Al suo arrivo Don Giovanni appariva felice ma molto emozionato. La tensione iniziale si è attenuata, in seguito, al momento della bella omelia fatta “a braccio”con molti richiami alle parole di Papa Francesco.
“Voglio essere un pastore che sta in mezzo al proprio gregge, non davanti o dietro” dice Don Giovanni, parafrasando il Papa. Il Nuovo Vescovo ha poi chiesto un sincero aiuto al suo popolo, dichiarandosi “bisognoso” lui per primo. Questo tuo desiderio, caro Don Giovanni, ti auguro viva sempre nel tuo cuore e ti aiuti a rimanere fedele e umile custode del tuo gregge.