ABBIATE IL CORAGGIO DI ESSERE FELICI!

di Rosita Sartori (pubblicato su Area3 GENNAIO 2016)

Cari lettori, la rubrica di oggi è dedicata a tutti noi. Noi che, di questi tempi, siamo bombardati di fatti sconcertanti , impauriti da tanti eventi negativi e insospettiti da mille racconti di cronaca. Noi che siamo frastornati da questa confusione tra ciò che è giusto e legittimo e ciò che è sbagliato, noi che ci sentiamo nel nostro quotidiano in fondo tutti un po’ appesantiti dalla preoccupazione, ci dobbiamo educare, dobbiamo tirar fuori da dentro di noi, la volontà di vedere ciò che di positivo c’è nella nostra vita. Quando incontro qualcuno per strada e chiedo come va, la risposta ultimamente è sempre la stessa, indipendentemente dal target dell’interlocutore, la risposta è sempre una sfilza ininterrotta di magagne e disgrazie. Nessuno che mi dica: “Sto bene. I miei familiari stanno bene e non mi manca niente di quello che mi serve per vivere”. Troppo pochi riescono a regalarti un sorriso mentre ti parlano e a trasmetterti un po’ di energia positiva. Facciamoci forza!!! Non dobbiamo abituare gli altri e abituare noi stessi a questo stato di quotidiana grigia insoddisfazione e disappassionata voglia che le cose si raddrizzino. Dovremmo essere innanzitutto noi a cercare di vedere il bicchiere mezzo pieno nelle situazioni, piuttosto che continuare a vomitarci addosso ciò che non funziona. Come dice bene Papa Francesco, dovremmo avere il coraggio di essere felici. E come si diventa felici? Questa è la grande domanda. Dove la troviamo questa forza di vedere le cose positive che ci sono sempre nelle nostre giornate? A che livello dobbiamo lavorare su noi stessi per fare questo salto di qualità e cambio di prospettiva nella vita? Forse dobbiamo occuparci di più del nostro mondo interiore o se preferite del sacrario della nostra anima, del nostro spirito. È solo a questo livello che si risolvono i nostri contrasti profondi. È capitato a tutti di avere tutto e di essere insoddisfatti e stanchi, senza voglia di fare. In mezzo a tutta questa rete comunicativa dei social, importantissima per tutti noi, perdiamo assurdamente la capacità di essere insieme e di condividere in modo tale da non sentirci soli. A Natale o durante le feste, queste sensazioni di vuoto che a volte sentiamo che ci circondano, spesso si acuiscono perché facciamo cose automatiche e che magari facciamo per tradizione ma che in realtà non ci riempiono veramente di felicità. Dovremmo cercare di dissotterrare da dentro certi sentimenti di bisogno di essere amati e di amare. Credo sia questo il motore del cambio di prospettiva, il motore della nostra capacità di meravigliarsi anche delle piccole cose, un sorriso di un nostro caro, una parola strozzata di un conoscente che cerca di confidarci qualcosa, un gesto semplice di vera umanità nei confronti di chi incontriamo al supermercato o per strada. Non si tratta di andare in giro con il sorriso stampato in bocca, ma di ritornare ad essere sensibili alla vita che abbiamo intorno, sia essa quella dei nostri simili o quella dell’ambiente in cui viviamo. L’attenzione vera all’altro è la medicina che auguro e consiglio a tutti quelli che hanno abbandonato la speranza di sentirsi veramente bene. Buon Natale.
Rosita